LA DOCILITÀ ALLO SPIRITO SANTO

Con occassione della festa di Pentecoste, presentiamo un riassunto del libro Dottrina Spirituale, del P. Louis Lallemant, SJ (gesuita) CAPITOLO I: LA DOCILITÀ ALLA GUIDA DELLO SPIRITO SANTO ARTICOLO 1 – In che cosa consiste tale docilità Quando un’anima si è abbandonata alla guida dello Spirito Santo, egli la innalza gradatamente e la dirige. Agli inizi[1] essa non sa dove va, ma a poco a poco la luce interiore la illumina e le fa vedere tutte le sue azioni e la guida di Dio nelle sue azioni, in modo che non le resta quasi altro da fare [2] che lasciar compiere … Per saperne di più

Il comandamento nuovo (Gv 13, 34-35)

Dal Commento di San Tommaso di Aquino al vangelo di Giovanni: Il comandamento nuovo vv. 34-35: Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri.         La qualità che pone in evidenza tale suo comandamento è la novità: «Vi do un comandamento nuovo». Ma che forse nell’ Antico Testamento, o nella Legge non era stato dato il comandamento dell’amore verso il prossimo? Esso era stato … Per saperne di più

L’archeologia conferma l’uomo della Sindone

Articolo di Flavia Manservigi  22-03-2016 Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana (LNBQ) L’Uomo della Sindone è Gesù? Per molti studiosi, l’impressionante coincidenza tra i segni di tortura che hanno lasciato un’impronta sul telo e il racconto della Passione che si trova nei Vangeli è sufficiente a dimostrare tale identità. L’Uomo della Sindone, come Gesù, fu incoronato di spine e il suo costato fu trafitto da una lancia. Come il Salvatore, l’Uomo della Sindone fu flagellato abbondantemente – come dimostrato dalla serie di numerosi piccoli segni di forma irregolare impressi sul Lenzuolo, traccia inequivocabile delle ferite provocate dai colpi di sferza -, come … Per saperne di più

I doni e la chiamata di Dio sono irrevocabili (Rm 11,29)

Introduzione      Recentemente, il 17 dicembre 2015, la Commissione per i rapporti religiosi con l’ebraismo, organismo della curia romana vaticana, emise un documento con il seguente titolo: “Perché i doni e la chiamata di Dio sono irrevocabili” (Rm 11,29): Riflessioni su questioni teologiche attinenti alle relazioni cattolico-ebraiche in occasione del 50º anniversario di Nostra Aetate (n. 4).[1]      Nel documento viene ripetuta varie volte una frase che, intesa bene, non presenterebbe nessun ostacolo, ma senza i necessari chiarimenti, potrebbe perfino essere capita nel modo sbagliato. Ad esempio, al n. 27: «L’Alleanza offerta da Dio a Israele è irrevocabile. … Per saperne di più

La verginità di Maria

       Esiste un argomento molto in rapporto con il Natale, il quale abbiamo appena celebrato. Si tratta della verginità di Maria, con tutto quello che essa implica.           È già verità di Fede definita nel secondo concilio di Costantinopoli (Anno 553: Ds 427), la verginità reale e perpetua di Maria, perfino nel parto del Figlio di Dio fatto uomo. Questa ultima è stata affermata e ripetuta tante volte nella storia della Chiesa e dei Concili, da San Leone Magno e da altri. È diventata classica in questo senso la formula di San Agostino: “Vergine … Per saperne di più

Commento di Giovanni Paolo II al salmo Miserere (II)

       Il Papa Magno aveva cominciato a sviluppare i commenti ai salmi  nelle cosiddette “Udienze dei mercoledì”, aperti al pubblico, in cui la gente che vi concorre ascolta l’insegnamento del Papa. Tra il 2001 e il 2005, l’anno della sua morte, è riuscito a commentare molti salmi, in alcuni casi in una sola udienza, in altre, durante due o tre udienze.       Presentiamo ora la seconda parte (in realtà comprende lo sviluppo lungo tre udienze) del commento di Giovanni Paolo II al salmo Miserere , conosciuto come Salmo 50 nella liturgia. Il testo del salmo è stato ormai presentato nel nostro … Per saperne di più

Commento di Giovanni Paolo II al salmo Miserere

I commenti sui Salmi, del punto scritturale, liturgico e, soprattutto spiritualmente, costituiscono una buona parte della predicazione del nostro santo e grande Papa Giovanni Paolo II. Il Papa aveva cominciato a sviluppare questi commenti nelle cosiddette “Udienze dei mercoledì”, aperti al pubblico, in cui la gente che le frequenta ascolta l’insegnamento del Papa. Tra il 2001 e il 2005, l’anno della sua morte, ha fatto il commento di molti salmi, in alcuni casi in una sola udienza, in altre, lungo due o tre udienze. Abbiamo intenzione di presentare oggi la prima parte del commento di Giovanni Paolo II al salmo Miserere , o Salmo … Per saperne di più

Il prologo del vangelo di San Giovanni

Presentiamo un’esegesi del prologo del vangelo secondo San Giovanni.  Il prologo del vangelo di San Giovanni è ricchissimo in contenuto teologico, ma allo stesso tempo riflette le idee, concetti e termini che saranno presenti nel resto del Vangelo. ecco perché non ha senso affermare che il prologo non corrisponda allo stesso autore del Vangelo. Inoltre, abbiamo alcuni indizi che il prologo potrebbe essere un commento teologico ebraico (midrash) fatto dallo stesso vangelista su i prologhi degli altri vangeli canonici ormai conosciuti, come il prologo di San Marco, ad esempio (Prologo di San Marco: Mc 1 , 1-11). Le fonte usate … Per saperne di più

Giovanni evangelista e la contemplazione del mistero di Cristo

Si afferma che Giovanni abbia plasmato nel suo Vangelo, il tentativo più nobile ed elevato riguardo la contemplazione del mistero di Cristo. Cercheremo di mostrare il perché di:  Giovanni evangelista e la contemplazione del mistero di Cristo  Sappiamo che la visione del profeta Ezechiele su “i quattro viventi”, è stata applicata, nella tradizione della Chiesa, ai quattro evangelisti. Ognuno dei viventi avevano una faccia di uomo, tutti e quattro una faccia di leone a destra, una di bue a sinistra, e tutti e quattro una faccia di aquila (cfr. Ez 1,10). Al apostolo Giovanni è stato sempre attribuita l’immagine dell’aquila, dal … Per saperne di più