San Paolo teologo: Spirito, anima e corpo (1 Ts 5,23)

Nella prima lettera ai Tessalonicesi, dopo aver avvertito i suoi fedeli con dei consigli diversi sulla vita spirituale e di come preservarsi dal peccato, San Paolo conclude con la seguente espressione di desiderio: Il Dio della pace, vi santifichi totalmente e tutto il vostro essere, spirito, anima e corpo, siano custoditi irreprensibili per la parusia del Signore nostro Gesù Cristo (1Ts 5,23).             L’espressione che abbiamo messo in rilievo si legge nel greco: to pneuma kai h yuch kai to swma dove pneuma (pnéuma) significa chiaramente “spirito”, yuch (psiché) significa “anima” – più che “vita”, specialmente nel linguaggio paolino- e swma … Per saperne di più

La verginità di Maria

       Esiste un argomento molto in rapporto con il Natale, il quale abbiamo appena celebrato. Si tratta della verginità di Maria, con tutto quello che essa implica.           È già verità di Fede definita nel secondo concilio di Costantinopoli (Anno 553: Ds 427), la verginità reale e perpetua di Maria, perfino nel parto del Figlio di Dio fatto uomo. Questa ultima è stata affermata e ripetuta tante volte nella storia della Chiesa e dei Concili, da San Leone Magno e da altri. È diventata classica in questo senso la formula di San Agostino: “Vergine … Per saperne di più

Trovato sigillo reale del re biblico Ezechia

PER CHI PENSA CHE L’ANTICO TESTAMENTO SIA SOLO UNA «FAVOLA» Fino a pochi decenni fa molti storici e studiosi concordavano sul fatto che le narrazioni bibliche che descrivono il tempo prima dell’esilio babilonese sarebbero state frutto della fantasia di scribi pii, mossi dall’obiettivo di giustificare le loro preoccupazioni sull’esilio attraverso la creazione di un passato a cui far riferimento. E’ stata anche messa in dubbio l’esistenza di figure come i re Davide e Salomone, mentre alcuni studiosi oggi affermano che sarebbero esistiti ma soltanto come piccoli capi tribali, oggetto di successiva glorificazione. E’ stata l’archeologia a smentire queste convinzioni. Proprio … Per saperne di più

Commento di Giovanni Paolo II al salmo Miserere (II)

       Il Papa Magno aveva cominciato a sviluppare i commenti ai salmi  nelle cosiddette “Udienze dei mercoledì”, aperti al pubblico, in cui la gente che vi concorre ascolta l’insegnamento del Papa. Tra il 2001 e il 2005, l’anno della sua morte, è riuscito a commentare molti salmi, in alcuni casi in una sola udienza, in altre, durante due o tre udienze.       Presentiamo ora la seconda parte (in realtà comprende lo sviluppo lungo tre udienze) del commento di Giovanni Paolo II al salmo Miserere , conosciuto come Salmo 50 nella liturgia. Il testo del salmo è stato ormai presentato nel nostro … Per saperne di più

Commento di Giovanni Paolo II al salmo Miserere

I commenti sui Salmi, del punto scritturale, liturgico e, soprattutto spiritualmente, costituiscono una buona parte della predicazione del nostro santo e grande Papa Giovanni Paolo II. Il Papa aveva cominciato a sviluppare questi commenti nelle cosiddette “Udienze dei mercoledì”, aperti al pubblico, in cui la gente che le frequenta ascolta l’insegnamento del Papa. Tra il 2001 e il 2005, l’anno della sua morte, ha fatto il commento di molti salmi, in alcuni casi in una sola udienza, in altre, lungo due o tre udienze. Abbiamo intenzione di presentare oggi la prima parte del commento di Giovanni Paolo II al salmo Miserere , o Salmo … Per saperne di più