Chiesa cattolica in Germania verso scontro con Roma ?

Chiesa cattolica in Germania verso scontro con Roma ?

Lo sviluppo del Cammino sinodale fino alla provocazione della benedizione delle coppie dello stesso sesso.

La più recente riunione del Cammino Sinodale svolta on line per motivi sanitari
Foto: www.synodalerweg.de

Che cosa succese quella sera in Germania? Sfidando il “no” del Vaticano alle benedizioni delle unioni omosessuali nella Chiesa cattolica, un certo numero di sacerdoti e operatori pastorali in tutta la Germania tiene cerimonie di benedizione per le coppie dello stesso sesso. Una provocazione con lo slogan “#liebegewinnt” (“l’amore vince”), e l’idea di benedire tutti gli “innamorati”.

La questione entra nel dibattito nato nel “Cammino sinodale” che si sta celebrando in Germania e all’inizio del quale Papa Francesco aveva inviato una lettera

Il presidente della Conferenza episcopale  tedesca il vescovo Georg Bätzing afferma che la Chiesa in Germania è rimasta vicina a Roma, nonostante le tensioni sulle benedizioni dello coppie dello stesso sesso, la intercomunione, il sacerdozio femminile e la discussa autorità del “Cammino sinodale” del paese. Ma la provocazione non piace neanche a Bätzing che preferisce invece far emergere dal “Cammino Sinodale” una decisione. La questione è anche nel metodo di voto che di fatto permetterebbe ad una parte di vincere senza avere una vera unanimità su temi delicati come questi.

Alle parole di Bätzing rispondono Helmut Hoping, professore di teologia dogmatica presso l’Università di Friburgo, che parla di “tendenze scismatiche” nella Chiesa in Germania, osservando che “in diversi settori della dottrina e della disciplina ecclesiastica, la comunione con il Papa viene interrotta, ad esempio quando i sacerdoti violano il chiaro ‘no’ della Congregazione per il Dottrina della fede alle benedizioni delle coppie dello stesso sesso, che è stata pubblicata con l’approvazione del Papa, e quando i vescovi dichiarano in anticipo di tollerarla generosamente o dichiarano tali benedizioni teologicamente possibili e pastoralmente necessarie ”.

Così anche Padre Gero Weishaupt, vicario giudiziario dell’arcidiocesi di Colonia, ha detto che l’ex prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, l cardinale Gerhard Ludwig Müller e altri da tempo hanno messo in evidenza il rischio di uno scisma nella Chiesa cattolica dalla Germania “e ci si può chiedere se non sia già latentemente realizzato”.

Diversi vescovi tedeschi si sono precedentemente espressi a favore delle benedizioni per le unioni omosessuali, tra cui Overbeck, il presidente della conferenza episcopale Georg Bätzing (Limburg), Helmut Dieser (Aachen), Reinhard Marx (Monaco e Freising), Franz-Josef Bode (Osnabrück), Peter Kohlgraf (Mainz) e Heinrich Timmerevers (Dresden-Meissen). Ma altri vescovi hanno accolto con favore l’intervento della Congregazione per la Dottrina della Fede, Tra questi ci sono Rainer Maria Woelki (Colonia), Stephan Burger (Friburgo), Ulrich Neymeyr (Erfurt), Gregor Maria Hanke (Eichstätt), Wolfgang Ipolt (Görlitz), Stefan Oster (Passau) e Rudolf Voderholzer (Ratisbona).

La Congregazione per la Dottrina della Fede (CDF) ha pubblicato il 15 marzo un “Responsum ad dubium” in risposta alla domanda“la Chiesa ha il potere di dare la benedizione alle unioni di persone dello stesso sesso?” La CDF ha risposto, “Negativo”, delineando il suo ragionamento in una nota esplicativa e nel commento di accompagnamento. A questo punto sarà interessante vedere dapprima l’esito della iniziativa #liebegewinnt” e soprattutto lo sviluppo del “ Cammino sinodale” e le eventuali reazioni dei vescovi in Germania e della Santa Sede.

articolo originale: https://www.acistampa.com/story/la-chiesa-cattolica-in-germania-va-verso-lo-scontro-con-roma-17027

Germania, un nuovo scisma? Parla il teologo Gero Weishaupt

In una intervista con CNA Deutsch, il teologo mette in luce le criticità della benedizione delle unioni omosessuali in programma stasera in molte città della Germania

Perché la Chiesa benedice le persone singole, ma non può benedire le unioni omosessuali? Dopo il responsum sul tema della Congregazione della Dottrina della Fede, la domanda è stata posta varie volte, e questo in parallelo ad iniziative di protesta anche all’interno della Chiesa. Come quella che in Germania vedrà oggi sacerdoti benedire le unioni omosessuali, in aperta protesta con le decisioni di Roma. E questo nonostante l’arcivescovo Georg Bätzing di Limburg, presidente della Conferenza Episcopale tedesca, abbia sottolineato che la Chiesa in Germania è “strettamente legata a Roma e al Santo Padre”.

Gero Westhaupt – canonista archidiocesi di Colonia (Germania).

Gero P. Weishaupt, teologo e canonista, ha affrontato queste questioni in una intervista con CNA Deutsch, agenzia che come ACI Stampa è parte della galassia EWTN.

Weishaupt spiega prima di tutto che “la Chiesa distingue tra disposizione omosessuale da un lato e atti sessuali da parte di partner omosessuali dall’altro”, e che “gli omosessuali che vivono naturalmente apertamente in una relazione dello stesso sesso o che mantengono l’intenzione di impegnarsi in atti omosessuali , d’altra parte, non possono essere benedetti” in quanto lo stesso catechismo stabilisce che “la tradizione della Chiesa ha sempre dichiarato che” gli atti omosessuali sono intrinsecamente male“.

Ha argomentato Weishaupt: “Poiché la pratica degli atti omosessuali contraddice la rivelazione divina così come la ragione umana, la Chiesa può consentire che due persone dello stesso sesso, nella misura in cui la loro relazione si basa su tali atti omosessuali, non benedica”. Per quanto riguarda un sopposto scisma tedesco, il teologo dice che “un singolo atto di disobbedienza non costituirebbe ancora uno scisma”, ma “in Germania, invece, osserviamo che sia i vescovi che altri credenti si sono ribellati al Papa per settimane e mesi, anche in altre aree (es. La continua messa in discussione dell’ordinazione sacerdotale riservata ai soli uomini). La Congregazione per la Dottrina della Fede, che, come altri dicasteri romani, agisce sempre per conto del Papa, ha affermato in modo inequivocabile anche con l’espresso permesso del Papa nel suo responsum il divieto della benedizione delle coppie dello stesso sesso”,

Secondo Weishaupt, “il fattore decisivo per l’autorità dottrinale del responsum, tuttavia, non è se il Papa lo abbia ulteriormente approvato, approvato formalmente o emesso in forma specifica , come alcuni canonisti cercano di suggerire, al fine di minare in ultima analisi l’autorità del responsum”, ma è piuttosto “fondamentale che il Papa, attraverso la Congregazione per la Dottrina della Fede, ricordi la verità rivelata, confermata dalla ragione, cioè che può esserci solo il matrimonio tra un uomo e una donna”.

Lo stesso ragionamento, dice il canonista, si applica alle pressanti richieste per il sacerdozio femminile, mettendo in luce che ci sono anche “teologi che cercano di minare l’autorità dell’insegnamento dell’Ordinatio sacerdotalis” . E spiega: “il Catechismo dei Cattolici (CCC) distingue al n. 88 tra le verità contenute nella rivelazione divina, le cosiddette verità primarie come verità di fede formalmente rivelate da Dio, e quelle che sono necessarie in connessione con queste verità primarie, le verità Le cosiddette verità secondarie, che non sono state ancora riconosciute come formalmente rivelate da Dio, ma sono nondimeno internamente connesse con la rivelazione e quindi parte della proprietà della fede ( depositum fidei) appartengono alla chiesa. I teologi obiettano che il magistero del Catechismo ha esteso ingiustificatamente la sua infallibilità a queste verità secondarie e può ora esigere obbedienza dai credenti per verità che non sono direttamente contenute nella rivelazione, ma solo in una necessaria correlata a lei”.

Geishaupt si sofferma anche a parlare dello scisma, considerando che “il legislatore non considera l’ordinazione episcopale senza mandato papale come uno scisma, ma come una presunzione di ufficio e una violazione dei doveri ufficiali”. La benedizione delle coppie omosessuali, continua, non porta “alla scomunica a causa dello scisma”, ma “dovrebbe essere sanzionato con una giusta punizione dal vescovo responsabile o dal Vaticano”.

Vescovi e sacerdoti a Roma dicono di protestare, con queste benedizioni, non con la Chiesa di Roma, ma con la Congregazione della Dottrina della Fede, e fanno appello alla coscienza soggettiva. Ma, nota Weishaupt “c’è una coscienza colpevolmente errante. I pastori sono quindi responsabili dell’abuso delle benedizioni e della disobbedienza al Papa. Solo se non sanno che la benedizione delle persone dello stesso sesso è una pseudo-benedizione, il pastore interessato non è responsabile del giudizio errato. In questo caso non possono essere biasimati per il torto”. Questo però “ non cambia nulla riguardo l’abuso e la disobbedienza e richiede, se le benedizioni possono essere dimostrate nell’area legale esterna, l’intervento delle autorità ecclesiastiche”.

In ogni caso – conclude Weishaupt – “il cardinale Müller e altri noti vescovi e teologi dentro e fuori la Germania hanno da tempo avvertito di una divisione nella chiesa dalla Germania. E ci si può chiedere se non sia già stato latentemente realizzato”.

Articolo originale: https://www.acistampa.com/story/germania-un-nuovo-scisma-parla-il-teologo-gero-weishaupt-17020

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